VALERIO NACCI IL “MAESTRO” DEI MUSICI BIANCO-CELESTI

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VALERIO NACCI

IL “MAESTRO” DEI MUSICI
BIANCO-CELESTI

Due chiacchiere con il maestro dei musici: Valerio Nacci
A cura di Chiara Nicoletta Lorenzo Giannelli

“Della Contrada Torre mi è rimasto un bellissimo ricordo, quel che mi trasmetteva la gente, i piccoli gesti che mi appagavano, coerenti e veri.”

 

Parto introducendo un po’ me stesso e il mio percorso che mi ha portato a quel che faccio tutt’oggi, insegnare e portare la mia passione e le mie conoscenze nel mondo dei musici, perché io non mi ritengo un “ maestro” , ma un amante della musica che vuole tramandare ciò che possiede nel suo bagaglio al prossimo. Inizio con il dire che sono nato alla Torre, precisamente in quella piccola finestrina in alto della casa di Caino.

All’età di 8 anni ho iniziato a suonare la batteria, essendo un amante del tiro con la balestra e la storia, ho fatto parte anche dei Cavalieri del Tau, ho sfilato in alcune contrade di Fucecchio per alcuni anni, sia da tamburino che non, fino a collaborare con quasi tutte le contrade del Palio di Fucecchio per insegnare loro basi, passi , suoni e tutto ciò che poteva servire per migliorare o addirittura creare fin dal principio un gruppo musici, proprio come successe con la contrada Torre.

Il primo anno non fu molto semplice, partimmo proprio dal nulla, erano tutti alle prime armi, la cosa poteva spaventare, ma in realtà spesso è meglio partire dal niente che lavorare su un qualcosa già creato oltretutto non tuo, quindi ci siamo rimboccati tutti le maniche e dopo circa un annetto di prove, su prove creammo sei passi e un bel gruppo grintoso.

Ecco una cosa che mi è rimasta impressa e non dimenticherò mai è la totale attenzione che anno dopo anno mettevano quei ragazzi, per me quella era soddisfazione pura. Piano piano tutti i componenti del gruppo si sono perfezionati e tutt’oggi, nonostante il gruppo musici della contrada Torre sia composto da nuovi membri, noto un forte miglioramento su una base da me precedentemente impostata.

Per me lo schieramento di un gruppo musici è molto importante, ma viene spesso sottovalutato, non occorre essere in molti , ma che ci sia qualità nel gruppo , piccolezze o banalità che fanno la differenza.

Il rullante è importante, ma io lo interpreto come uno strumento di contorno, l’anima del suono è l’imperiale, quando creo un passo il suono la sua melodia deve essere amalgamata all’udito.

 

Però una cosa che gli dicevo sempre era : “ quando passate per il corso storico gli imperiali devono far tremare la Terra”.

 

 

Della Contrada Torre mi è rimasto un bellissimo ricordo, quel che mi trasmetteva la gente, i piccoli gesti che mi appagavano, coerenti e veri. Io mi ritengo un “contradaiolo del Palio di Fucecchio”, che si emoziona al suono dei suoi passi e che non ha mai partecipato o visto una corsa di cavalli, perché a me i brividi vengono la mattina della sfilata appena sento tremare il terreno da imperiali e rullanti, è lì che mi trema anche l’anima.

Valerio Nacci 

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Articolo tratto da:


IL COLLE PARLA

giornalino della Contrada Torre

 Giugno 2021 – uscita n.05  

 

giornalino giugno 2021 43x22 clicca per download

Giornalino realizzato con la collaborazione di Virginia Francalanci, Giulia Frediani, Cristiana Parisi, Alessandra Neri, Lorenzo Giannelli, Chiara Nicoletta

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